"La drammaticità della situazione economica crea un grande disagio sociale quindi per risanare il deficit il governo non tocchi ancora le pensioni e il welfare". Così ha affermato Pasquale Orlando, segretario nazionale della Federazione Anziani e Pensionati sulla correzione della manovra in corso in queste ore dopo i richiami della BCE.
"Servono maggiore attenzione e studio per cercare sprechi e privilegi da cancellare- ha detto Pasquale Orlando- invece di tornare sempre a toccare le pensioni che restano un baluardo della coesione sociale"
Per quanto riguarda la riforma del welfare si può lavorare per garantire correzione di eventuali abusi sulle pensioni di invalidità ma garantendo servizi certi a tutta l'area della non autosufficienza oggi abbandonata a sè stessa. Un Paese come l'Italia non può sempre far pagare il conto ai pensionati e alle comunità locali- ha chiarito Orlando- senza mettere mano alla pletorica organizzazione statuale e soprattutto ai costi della politica e dell'amministrazione"
"E' necessario anticipare la riforma fiscale- affermano alla Fap ACLI- riducendo l'Irpef alle fasce basse e colpendo le rendite finanziarie passando dal 12,5% all'aliquota del 20% mentre va tutelata la prima casa nell'eventualità di una patrimoniale.
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