FAP ACLI NAPOLI

FAP ACLI NAPOLI non ci sono più i pensionati di una volta

sabato 24 dicembre 2011

Auguri dalla FAP Campania




Forte apprensione per la difficile crisi economica e nuovo impegno nella tutela di anziani e pensionati. Su queste linee ha lavorato il Comitato Regionale della FAP ACLI Campania riunito a Salerno dal segretario regionale Emilio Fusco Sr.
"I dati del disagio e della povertà ci spingono ad una forte iniziativa di sostegno alle fasce deboli, crediamo- ha detto Fusco- che a partire dagli enti locali dobbiamo ridiscutere di non autosufficienza e inclusione sociale".
Al Comitato ha preso parte il segretario nazionale Pasquale Orlando che ha riassunto le iniziative della Fap e delle ACLI sulla manovra rilevando le positive corerzioni sul calcolo IMU e sulla reindicizzazione delle pensione medio basse. "Tutto ciò non basta e la manovra resta iniqua - ha detto Pasquale Orlando- continueremo la mobilitazione con le altre forze organizzate dei pensionati.

domenica 4 dicembre 2011

FAP Acli: “In pensione dopo 43 anni? Un obolo dei poveri alle casse pubbliche”

FAP Acli: “In pensione dopo 43 anni? Un obolo dei poveri alle casse pubbliche”

Il segretario nazionale Pasquale Orlando: “Netta contrarietà alle ipotesi di riforma del Governo,

sì ad un confronto autentico con le parti sociali”

Roma, 3 dicembre 2011 - “Le anticipazioni relative alla nuova riforma delle pensioni che il governo si accinge ad approvare fanno pensare ad un approccio ai temi della previdenza basato sulla volontà di fare esclusivamente cassa con le pensioni. Così facendo è evidente che il tema del sostegno ai giovani viene usato solo strumentalmente e non per dare risposte effettive”. Lo afferma Pasquale Orlando segretario nazionale della Fap – Federazione anziani e pensionati Acli, che chiede “un confronto autentico” tra esecutivo e parti sociali.


I giornali – prosegue - parlano di una riforma che prevede il blocco dell'adeguamento all'inflazione delle pensioni in essere, che colpirebbe le fasce più deboli, già impoverite dalla caduta del potere d'acquisto di salari e pensioni. Sarebbe un provvedimento che aggraverebbe le condizioni di vita dei pensionati e delle famiglie popolari, che si sono fatte sempre più difficili, con effetti anche sulle condizioni generali del Paese, segnate dalla caduta dei consumi e delle dinamiche recessive ".

“Esprimiamo – continua il segretario nazionale della Fap Acli - netta contrarietà anche all' ipotesi di portare a 43 gli anni di contribuzione necessari per accedere alla pensione di anzianità. I lavoratori - protesta pasquale Orlando- non avrebbero nessun aumento alla pensione, in pratica lavorerebbero gratis. E' un obolo, una donazione alle casse pubbliche da parte dei più poveri. Vorremo invece sapere qual è il conto che debbono pagare i ricchi.”



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