FAP ACLI NAPOLI

FAP ACLI NAPOLI non ci sono più i pensionati di una volta

lunedì 25 maggio 2015

Aversa: Open day della Fap ACLI



"Una sede territoriale della Fap ACLI per far incontrare le persone, favorire la partecipazione, autoorganizzare servizi ed iniziative". Questo l'obiettivo illustrato dal segretario provinciale della Fap ACLI di Napoli Pasquale Orlando
aprendo le porte della Casa Fap Vita Attiva di Aversa, grande comune tra Napoli e Caserta.All'appuntamento tanti soci della Fap ACLI da tempo impegnati nella federazione che chiedevano con forza un impegno significativo sul territorio.
Una piccola cerimonia ha dato inizio alla vita di questa struttura bella e funzionale. Presenti Gennaro Guida della segreteria nazionale della Fap ACLI, Isidoro Orabona, revisore unico della Fap ACLI napoletana e Michele Zannini
presidente nazionale di ACLI Terra e vicario delle ACLI di Caserta, i circoli acli di aversa e dintorni.
L'incontro ha riaffermato il carattere mutualistico e solidale della Fap ACLI ed è stata l'occasione per illustrare la recente campagna associativa sull'articolo 38 della Costituzione e i pensionati a basso reddito.
Soddisfazione è stata espressa  per il discorso del Papa Francesco da tutti presenti ascoltato nell'occasione del pellegrinaggio a Roma per il 70 anniversario delle ACLI.
Sarà Ferdinando Alves della segreteria provinciale Fap ACLI a coordinare la struttura che godrà della piena collaborazione del Movimento.

domenica 24 maggio 2015

la Fap Acli di Napoli da Papa Francesco: un forte mandato di impegno e solidarietà!


ROMA - "L'estendersi della precarietà, del lavoro nero e del ricatto malavitoso fa sperimentare, soprattutto tra le giovani generazioni, che la mancanza di lavoro toglie dignità, impedisce la pienezza della vita umana e reclama una risposta sollecita e vigorosa".

Il welfare sia sviluppo. Papa Francesco incontra i giovani delle Acli e alza forte la sua voce contro le storture del mercato del lavoro e le ingiustizie che esso si porta dietro. Bergoglio non ha dubbi e lo ricorda alla politica: "E' una importante battaglia culturale quella di considerare il welfare una infrastruttura dello sviluppo e non un costo. La proposta di un sostegno non solo economico alle persone al di sotto della soglia di povertà assoluta, che anche in Italia sono aumentate negli ultimi anni, può portare benefici a tutta la società".

Lavoro solidale. "Non possiamo - il suo appello -  tarpare le ali a quanti, in particolare giovani, hanno tanto da dare con la loro intelligenza e capacità; essi vanno liberati dai pesi che li opprimono e impediscono loro di entrare a pieno diritto e quanto prima nel mondo del lavoro". Bergoglio insiste quindi sulla necessità di un lavoro che sia davvero 'solidale': "Ogni giorno voi incontrate persone che hanno perso il lavoro, questo fa piangere, o in cerca di occupazione; persone che vogliono portare a casa il pane per la loro famiglia. A queste persone bisogna dare una risposta. In primo luogo, è doveroso offrire la propria vicinanza, la propria solidarietà".

Una vita dignitosa. Si rivolge poi così ai delegati: "I tanti 'circoli' delle Acli, che oggi sono da voi qui rappresentati, possono essere luoghi di accoglienza e di incontro. Ma poi bisogna anche dare strumenti ed opportunità adeguate. E' necessario l'impegno della vostra Associazione e dei vostri servizi per contribuire ad offrire queste opportunità di lavoro e nuovi percorsi di impiego e di professionalità". "Libertà, creatività, partecipazione e solidarietà. Queste caratteristiche - ricorda il Papa - fanno parte della storia delle Acli. Oggi più che mai siete chiamati a metterle in campo, senza risparmiarvi, a servizio di una vita dignitosa per tutti".

Il lavoro come speranza. "Troppo spesso il lavoro è succube di oppressioni a diversi livelli - ha continuato Papa Francesco -: dell'uomo sull'altro uomo; di nuove organizzazioni schiavistiche che opprimono i piu' poveri; in particolare, molti bambini e molte donne subiscono un'economia che obbliga a un lavoro indegno che contraddice la creazione nella sua bellezza e nella sua armonia. Dobbiamo far si' che il lavoro non sia strumento di alienazione, ma di speranza e di vita nuova". E poi ancora sui ragazzi  che "sono in pericolo di cadere nella malavita o di andare a cercare orizzonti di guerra come mercenari" senza l'opportunità di un lavoro.

Lo sguardo dei padri. "Oggi molti giovani - ricorda Bergoglio - si spostano per cercare un lavoro adeguato ai propri studi o per vivere un'esperienza diversa di professionalità: vi incoraggio ad accoglierli, a sostenerli nel loro percorso, ad offrire il vostro supporto per il loro inserimento. Nei loro occhi potete trovare un riflesso dello sguardo dei vostri padri o dei vostri nonni che andarono lontano per lavorare. Possiate essere per loro un buon punto di riferimento".

Scarto. I giovani di oggi, spesso senza lavoro e prospettive, uno

"scarto", così come poveri ed anziani, rappresentano in realtà il vero "sacrificio" che si offre "al dio denaro che e' al centro del nostro sistema economico mondiale", ha detto il Papa ricordando le cifre della disoccupazione giovanile: oltre il 40%.